Il costo del funerale

Alla domanda: “Quanto costa un funerale?” non si può che ottenere la stessa risposta di “Quanto costa un’automobile?” o meglio “Quanto costa una consulenza del commercialista? Quanto costa l’intervento dell’architetto? Quanto costa andare in aereo?”.

Dipende! Da quello che deve essere fatto, e da ciò che si chiede in termini di servizio.

Gli elementi che formano il costo del funerale sono:

Il costo di un servizio di onoranze funebri è condizionato in larghissima parte dalle scelte del committente, a partire dalla forma di sepoltura. Ad esempio solo il costo di concessione di un loculo, da pagare al Comune, incide per due o tre mila euro, mentre la sepoltura in terra o la cremazione poche centinaia. Parliamo dei soli diritti cimiteriali, ai quali va aggiunto tutto il resto.

Comunemente a livello nazionale si indica in circa 3.000 euro un costo medio, ma è dato ponderato dei 2.000/2.500 euro per un funerale con cremazione e i 4.000/5.000 euro per un funerale con tumulazione. Gli strumenti di controllo fiscale (studi di settore, ecc.) individuano in circa 2.000 euro il prezzo minimo, importo sotto il quale è presumibile una fatturazione incompleta.

Per avere informazioni certe è da privilegiare il confronto diretto con l’impresa funebre la quale, conosciuti i desiderata della famiglia e verificate le precise esigenze di servizio, è in grado di formulare una offerta economica chiara e trasparente, che non lasci spazio all’ incomprensione. Sottoscritta dalla famiglia, è elemento contrattuale definitivo per entrambe le parti.

Spesso non si considera che, oltre al solo prezzo del funerale, sono elementi commercialmente rilevanti anche i termini dei pagamenti, le dilazioni, le rateizzazioni, l’anticipo dei diritti cimiteriali, l’omessa richiesta di acconto, ecc.

Le imprese funebri serie, per meritarsi la fiducia dei clienti, saranno sempre disponibili a riconoscere le migliori condizioni e venire incontro a tutte le richieste di agevolazioni.

Pertanto le offerte “funerali a euro” oppure “a partire da euro” (con cifre spesso estremamente contenute) sono talmente vaghe da risultare spesso fuorvianti o addirittura ingannevoli. Al fine di evitare spiacevoli contraddittori al momento del saldo, è assolutamente opportuno aver precedentemente firmato un preventivo scritto e dettagliato, avendo ben definito le componenti incluse e quanto, invece, non compreso.

In sunto il prezzo di un funerale è difficilmente standardizzabile poiché ogni servizio è unico, così come strettamente personali e insindacabili sono le valutazioni e le decisioni dei familiari.

La scelta della forma di sepoltura

I Servizi Cimiteriali applicano tariffe sensibilmente diverse alle differenti forme di sepoltura, e sono elementi di costo ineludibili e spesso da versare in anticipo alle varie tesorerie comunali.

La cremazione e la sepoltura in terra normalmente hanno tariffe di qualche centinaio di euro, la concessione di un loculo invece di qualche migliaio di euro. L’effetto che si produce è due funerali apparentemente identici (stesso luogo del decesso e del funerale, stessa autofunebre e personale, apparentemente stesso cofano mortuario e fiori) ma per le famiglie comportano un costo differente di varie migliaia di euro.

A Padova la sepoltura a terra prevede il versamento di una tariffa di 475 euro, la cremazione di 330 euro se residenti e 520 se non residenti, la sepoltura in loculo una tariffa di 274 euro da sommare alla concessione trentennale del loculo, che arriva fino a 3.400 euro.

La pubblicazione di necrologie nei giornali

Incidono per alcune centinaia di euro con differenze rilevanti tra i diversi giornali.

La qualità e la quantità delle forniture richieste

Sono le composizioni floreali, il cofano mortuario, l’urna cineraria, i lavori lapidei cimiteriali.

  • I fiori tradizionalmente sono presenti nelle cerimonie di commiato ma non sono obbligatori, ed è preferibile privilegiare la qualità rispetto alla quantità. La fioreria darà di più e meglio al crescere del budget messo a disposizione.
  • Il cofano mortuario, in quanto presidio sanitario, deve svolgere la precisa funzione tecnica prevista dalla forma di sepoltura scelta, indipendentemente dal suo costo. La differenza di prezzo tra un prodotto l’altro è dato da differenze estetiche e costruttive: intuitivamente l’abete non ha lo stesso pregio del noce o del ciliegio, così come i prodotti possono avere lavorazioni o finiture da renderli esteticamente più eleganti e gradevoli di altri. Lo stesso concetto vale per l’urna cineraria. La scelta deve essere prerogativa della famiglia.

La tipologia dei trasporti e dei trattamenti sanitari

Intuitivamente un trasporto funebre effettuato all’interno di un unico comune comporta un costo più contenuto di una squadra di 4 addetti con più mezzi che deve effettuare una trasferta a 100 o più chilometri per la cerimonia. Se il decesso avviene in abitazione l’impresa funebre, oltre alla vestizione della salma, dovrà occuparsi anche del suo trasferimento urgente presso l’obitorio comunale o la casa funeraria, oppure predisporre la camera ardente in abitazione, con quanto risulti necessario per la corretta conservazione sanitaria. Tali interventi, condizionati dal momento nel quale avviene il decesso, a volte vengono eseguiti in orario di lavoro normale, a volte di notte e in giornate festive. Il costo è una naturale conseguenza della operatività necessaria o richiesta dalla famiglia.

La complessità dell’assistenza amministrativa

Alcuni servizi prevedono adempimenti e assistenze professionali e amministrative che sono ordinarie, per l’impresa funebre qualificata. In altre situazioni l’organizzazione della cerimonia, del trasporto funebre e della sepoltura può richiedere un maggiore impegno e una competenza professionale più approfondita.